Il programma di sabato 28 aprile

Studiosi di cinema e di serialità, filosofi, ricercatori: cinque relatori a confronto attorno al tema “2008-2018 Rappresentazioni del lavoro nell’audiovisivo in un decennio di crisi”. È il titolo della conferenza a cui Working Title Film Festival – festival del cinema del lavoro, dedica il sabato pomeriggio, 28 aprile, dalle ore 15.00. La tavola rotonda, come l’intera giornata, avrà come location lo spazio Exworks di Vicenza, ex officina riconvertita al lavoro creativo e all’arte, che si trova in strada Pasubio 106/G, presso il negozio Zerogloss Design Store. L’ingresso è gratuito.

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Il panel di discussione vedrà dialogare il filosofo Enrico Terrone, ricercatore associato al Collège d’études mondiales di Parigi, su “Il cinema e l’ontologia del lavoro”, seguito da Paolo Chirumbolo, docente di cinema e letteratura italiana alla Louisiana State University, su “Il lavoro nel cinema italiano”.

Sarà poi la volta della responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea Elena Testa che ragionerà su “La riscoperta dell’archivio: il materiale di repertorio nel cinema d’oggi”. La critica della serialità Chiara Checcaglini, autrice del saggio Breaking Bad. La chimica del male: storia, temi, stile (Mimesis, 2014), esplorerà “Il lavoro e le serie tv: microcosmi, identità e questioni sociali”, mentre Tiziano Toracca, ricercatore presso il CAS SEE a Rijeka, presenterà “I work therefore I am (European): un progetto europeo su identità sociali, mobilità, integrazione e rappresentazione”.

«L’obiettivo della conferenza – spiega Marina Resta, direttrice artistica di Working Title Film Festival – è quello di indagare il decennio 2008–2018, caratterizzato da una crisi economica e sociale epocale, attraverso alcuni case studies in ambito audiovisivo».

Aperitivo offerto da Pane Quotidiano

Al termine della conferenza, alle 19.00, sarà offerto ai presenti un aperitivo da Pane Quotidiano, forno sociale del Villaggio Sos di Vicenza, all’interno degli spazi del negozio Zerogloss.

Extraworks: proiezioni e premiazione

Alle 21.00 l’ex capannone si trasforma in un cinema per le proiezioni della nuova sezione di concorso Extraworks, che comprende otto cortometraggi sperimentali e vicini al linguaggio della video arte.

Tre di essi saranno presentati in prima persona dai registi: la statunitense Sarah Friedland (che presenta “Home Exercises”), il collettivo Museo Wunderkammer di Trento (con “Curtain Calling”) e l’artista vicentino Pietro Scarso (con “Un ultimo giro”).

Al termine della proiezione, attorno alle 22.30, sarà tempo della prima premiazione del festival. I due giurati della sezione Exrtaworks – la regista scenografa e ricercatrice Raffaella Rivi e il filmmaker e montatore Guglielmo Trupia – consegneranno il premio al miglior cortometraggio sperimentale fra gli otto in concorso.

Le sinossi dei film

 

Made in Roubaix
Made in Roubaix

Made in Roubaix
Documentario di Julie Lacaze & Martin Renard, Francia, 2017, 10′

Nel labirinto del suo laboratorio centenario, Dominique lavora serenamente. Sono passati i tempi in cui i telai operavano a piena capacità. C’è qualcun altro oltre ai fantasmi?

 

 

 

Latent
Latent

Latent
Documentario sperimentale di Philémon Crête, Canada, 2017, 4′

Un momento di respiro sull’ampio litorale del Quebec. Memorie incrollabili. Identità immaginata. Una comunità Innu. Un ancoraggio caucasico. Da vivere o in cui vagare. Nel mezzo. Latente.

 

 

Esseri
Esseri

Esseri
Documentario sperimentale di Tommaso Donati, Italia, Svizzera, 2017, 16′

Il movimento dell’animale nell’aria non è un volo ma un volteggiare aleatorio e incerto, che sembra eseguito in maniera sinistra. Un animale che come il pipistrello è un semiquadrupede, un semivolatile, e che non è davvero nessuna delle due cose. È per così dire un essere mostro.

 

 

Mitarbeiter des Monats
Mitarbeiter des Monats

Mitarbeiter des Monats / Employee of the Month
Mockumentary sperimentale di Caroline Schwarz, Germania, 2017, 11′

Una misteriosa troupe cinematografica accompagna Mr. e Mrs. N. durante il loro periodo di prova al reparto smistamento chewing gum, dove imparano che una scodella rimane sempre vuota. Usando l’improvvisazione, questo mockumentary sviluppa la sua narrazione attraverso lo scambio di ruoli, le interviste e un mondo fittizio per sottolineare come le regole assimilate e le gerarchie predisposte si presentino come autodisciplina tra gli individui.

 

 

Manifesto
Manifesto

Manifesto
Film sperimentale di Arnaud Gerber, Germania, 2017, 26′

Una danza con la Storia, una farsa sui nostri (non) ruoli spettrali nel mondo digitale della memoria permanente, che utilizza found footage e materiale sonoro trovati sul web, slapstick, finzione, documentario, collage, performance e installazioni.

 

 

Curtain Calling
Curtain Calling

Curtain Calling
Video performance di Museo Wunderkammer, Italia, Slovenia, 2017, 5′

Video performance nata da una ricerca sul tema dellAfter Utopia nellex cittadina mineraria di Trbvolje e realizzata con i lavoratori culturali del luogo. Il video, girato nel centro culturale Delavsky Dom, sul palco rotante più grande della nazione, intende raccontare in modo simbolico la relazione tra lindustria culturale, a cui la cittadina aspira ad accedere, e la sua forza lavoro, tra precarietà e esplosione di soggettività.

 

 

Home exercises
Home exercises

Home Exercises
Documentario ibrido e Film di danza di Sarah Friedland, USA, 2017, 22′

Un cortometraggio che ibrida il documentario con il film di danza investigandole abitudini gestuali e le coreografie degli individui anziani a casa.

 

 

Un ultimo giro
Un ultimo giro

Un ultimo giro
Video arte di Pietro Scarso, Italia, 2018, 10′

Rielaborazione audiovisiva dell’archivio fotografico di Zamperla, celebre azienda produttrice di giostre del Vicentino. Immagini che avevano una funzione tecnica, facevano parte di un processo di produzione, non erano state pensate con uno scopo estetico. La bellezza di quelle immagini è un attributo non necessario, che quasi inconsapevolmente possiedono. Una bellezza che viene svelata attraverso un flusso onirico e una musica ipnotica.

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