WTFF5: la Giuria Giovani premia “For Your Sake” di Ronja Hemm

For Your Sake
For Your Sake

La Giuria Giovani di Working Title Film Festival 5 è una giuria internazionale formata da studenti universitari, neolaureati e giovani appassionati di cinema, che assegna un premio speciale al miglior film in concorso tra quelli che affrontano le tematiche del lavoro dal punto di vista dei giovani, dei bambini e degli adolescenti.

Il progetto è stato realizzato da WTFF in collaborazione con Erasmus + Virtual Exchange e ha previsto diverse web meeting, con il supporto tecnico e logistico e la facilitazione di Lorenza Bacino (UNIcollaboraton).

La Giuria Giovani composta da Riccardo Bertoia, Daniela Bongiorno, Alice Bordignon, Carlotta Canovi, Elisa Chiari, Girolamo da Schio, Chiara Faggionato, Juan Francisco González, Regina Khanipova, Lorenzo Lamberti, Silvia Mazzei, Pedro Montesinos, Valerio Picca, Alessio Rosa, Michele Sammarco, ha deciso di premiare come miglior film:

For Your Sake di Ronja Hemm (Germania)

Il film documentario, ambientato in Nepal, racconta con uno sguardo intimo e diretto tre generazioni di donne Tamang. La madre e la nonna continuano a vivere nel villaggio rurale e svolgono lavori tradizionali legati alla natura; le figlie adolescenti studiano in città e sono in procinto di trasferirsi in Giappone, per ambire a un livello di istruzione più elevato. Il film viene premiato per la grande qualità fotografica, per una regia presente ma non invasiva e per la capacità di esprimere un senso di nostalgia e affetto legati alla cultura nepalese, in una prospettiva dialettica rispetto alla velocità con cui l’umanità si sposta da un punto all’altro del mondo globalizzato.

Menzioni speciali a “Sisterhood” e “Waithood”

La Giuria Giovani ha inoltre deciso di attribuire una menzione speciale a:

Sisterhood di Takashi Nishihara (Giappone)

Per la sua esplorazione del processo del fare arte e allo stesso tempo del vivere, ibridando il genere documentario e la finzione; per la cura compositiva nella fotografia in bianco e nero, che rende il film lirico. Il film riflette sulla parità di genere nella società giapponese e attraverso il dispositivo metacinematografico del film nel film dà voce a giovani donne che lavorano in ambiti artistici e culturali, che si ritrovano in relazione con un giovane regista, alter ego dell’autore.

Sisterhood
Sisterhood

Un’altra menzione speciale è stata attribuita a:

Waithood di Louisiana Mees Fongang (Belgio, Grecia)

Per la capacità di esprimere appieno la sensazione di vuoto e sospensione che possono provare dei giovani europei nella società capitalistica contemporanea, e per aver messo in luce la sottile linea che può dividere bellezza e rovina in un paese come la Grecia. La capitale ellenica, che esprime un forte contrasto tra i resti del suo glorioso passato e la pesante eredità della recente crisi finanziaria, diventa essa stessa un personaggio in attesa, come lo sono i protagonisti del film, che guardano con amore il panorama dell’antica Atene, ma sognano Berlino.

Waithood
Waithood