Giornate del cinema quebecchese in Italia: online dal 24 marzo

Giornate del cinema quebecchese in ItaliaLa 18esima edizione delle Journées du cinéma québécois en Italie – Giornate del cinema quebecchese in Italia – si svolgerà online gratuitamente in tutta Italia dal 24 al 31 marzo 2021 sulla piattaforma Mymovies. La rassegna, che ha come tema Rage et Résilience, propone sei lungometraggi e 18 cortometraggi in lingua originale con sottotitoli in italiano. Info sul sito www.cinemaquebecitalia.com.

Le Giornate sono organizzate in occasione della Giornata Internazionale della Francofonia in collaborazione con il Conseil des arts et des lettres du Québec, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada in Italia, la Société de développement des entreprises culturelles du Québec, insieme a Compass Productions e Mymovies.

Working Title Film Festival e l’associazione Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale Lies sono per la prima volta tra i partners di promozione, inseme a Institut français Milano, Institut français Firenze, Kinetta Spazio Labus, Animanera, Festival MIX Milano, Kinodromo, UCCA, Zia Lidia Social Club, Ufficio di Rappresentanza di Wallonie-Bruxelles International e il Cinemino.

A questo link si possono sfogliare le sinossi e i trailer del film in programma.

Qui invece il programma delle proiezioni online.

Marina Resta intervista Catherine Hébert

Domenica 28 marzo alle 21 si terrà un incontro con Catherine Hébert, regista, e Annie Jean, montatrice del documentario Ziva Postec: La monteuse derrière le film Shoah. Le due cineaste saranno intervistate da Marina Resta, regista e direttrice di Working Title Film Festival, ed Enza Negroni, autrice, regista e presidente della DER (Documentaristi Emilia Romagna). L’incontro sarà moderato da Joe Balass e Chiara Rigione
, la traduzione è a cura di Francesco Neri.

Rivedi il Q&A:

Sinossi del film: Ziva Postec ha consacrato circa sei anni della sua vita al montaggio di Shoah di Claude Lanzmann, monumentale documentario, film-fiume passato alla storia e considerato ormai visione imprescindibile. Sarta delle ombre, Ziva si è dedicata al cinema fino all’ossessione. Da Jaffa in Israele, dove vive, racconta i suoi ricordi personali e le emozioni legate ad un’operazione creativa fuori dal comune che, con oltre nove strazianti ore di materiali d’archivio, fa luce sullo sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

I film in programma

Dal sito della rassegna, riportiamo di seguito il testo di presentazione della 18esima edizione.

L’intimità narrativa della Déesse des mouches à feu rappresenta al meglio la forza e le contraddizioni della rabbia quando, in un vagabondaggio creativo e ribelle, si trasforma in resilienza. Come lo spirito del poeta che, in À tous ceux qui ne me lisent pas, spinge gli altri a scollarsi dalla routine della quotidianità. Ispirato alla vita tempestosa dello scrittore Yves Boisvert, il film svela la consapevolezza dolorosa delle parole che, isolate dal resto del mondo, non significano più niente.

Attraverso il risveglio traumatico della sua giovane protagonista, Le Rire mette in scena una storia costruita a tableaux, con scene a volte sovrannaturali, a tratti inquietanti e che aprono prospettive su strade insospettabili. Mettendo al centro l’importanza della memoria, il passaggio e la responsabilità delle consegne dei ricordi tra generazioni, il documentario Ziva Postec, racconta la vita di un’eroina sconosciuta, la montatrice del film Shoah, l’opera epica di Claude Lanzmann, che ha illuminato, con nove strazianti ore di materiali d’archivio, lo sterminio degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

Quest’anno abbiamo aggiunto una nuova programmazione After Hours, con due film per un pubblico adulto. L’Acrobate racconta di un giovane ferito che continua la sua caduta dal trapezio, precipitando in una tragica storia d’amore, passando dalla resilienza fisica alla rabbia emotiva. Les Salopes ou le sucre naturel de la peau ci presenta una sessualità femminile consapevole, complessa e rivoluzionaria.

L’eclettico panorama di cinema del Québec si misura anche con 18 cortometraggi per festeggiare i nostri 18 anni. Tra questi il dissidente Jours de Rage, il nottambulo Zoo, il circense Parle moi, il candidato agli Oscar Brotherhood e un piccolo film alla Tarantino, Je finirai en prison, dove nello spazio naturale di una stradina innevata, immerso nel paesaggio resiliente per eccellenza dell’inverno, un urlo autoironico restituisce senso a questo cinema così illuminato di rabbia e resilienza.

Trailer breve – Journées du cinéma québécois en Italie from Compass on Vimeo. Montaggio: Chiara Rigione. Musiche: Dear Criminals